Come lavorano le mie mole a TAZZA TS e TM quando in vetreria ci sono 36°?

,

Ho terminato l’ultima pagina del mio settimo passaporto.
Considerando che ho 45 anni e ho iniziato a lavorare a 17 anni, il numerio di viaggi che ho fatto per lavoro ha qualcosa di incredibile.
E’ appena iniziato il 2020 e sono rientrato da un viaggio in Sud America.
Altro che i viaggi di Gulliver, sono sempre via per lavoro in posti vicini e lontani.
Quest’anno ho deciso di prendere nota di tutti i viaggi che faccio e allora iniziamo…..

Viaggio 1 – Sud America

Mi ha telefonato 10 minuti fa un amico e scherzando mi ha detto: “Dillo a tua moglie che eri in Brasile con 2 brasiliane sotto una palma”…
Non ero in Brasile e non ero neanche con 2 brasiliane, ero in una vetreria (non dico esattamente dove perchè altrimenti i concorrenti si lanciano in quella vetreria come faine affamate).
Una vetreria molto grande, con più di 500 dipendenti e un livello di crescita annuale che qui in Europa purtroppo ci sognamo.

Questo viaggio è stato una grande sfida, non tanto per me, quanto per le mie mole lucidanti periferiche e a tazza.
Come ormai tutti sanno, le mie mole sono prodotte anche con materiali di riciclo in un’ottica di rispetto dell’ambiente e della sicurezza degli operatori.

Ma come rispondono le mie mole prodotte anche con materiali di riciclo quando in vetreria ci sono 36°?
Come lavorano le mie mole prodotte anche con materiali di riciclo quando ci sono 36° e un’umidità dell’85%?
Come reagiscono le mie mole prodotte anche con materiali di riciclo quando ci sono 36°, un’umidità dell’85% e l’acqua di refrigerazione arriva a 40°?

Ora lo so, nonostante la temperatura dell’aria, nonostante l’unidità all’85%, nonostante l’acqua caldissima, le mie mole Lucidanti vanno alla grande.

Cosa intendo per “alla grande”?
Durano 35.000 metri!

Si, 35.000 metri lavorando nello stesso ciclo di produzione vetri di diversi spessori e diverse dimensioni, perchè se i vetri lavorati hanno tutti lo stesso spessore arriviamo anche a 40.000!
Il livello di lucido che abbiamo ottenuto è stato super brillante come sempre.

Per me è stata un’esperienza veramente stancante, 36 ° e un’umidità dell’85% sono impegnativi non solo per la mola Lucidante ma anche per me, e allo stesso tempo super motivante.
Ho vissuta una settimana in una grandissima vetreria lavorando esattamente come se fossi un vetraio o assistente vetraio.
Per chi fa un lavoro come il mio e produce mole Lucidanti , un’esperienza come questa non ha prezzo.
Ho avuto l’opportunità di vedere come lavora la mola lucidante a tazza su tutti i tipi di vetro, sottili, spessi, laminati, monolitici e non è stata una semplice simulazione ma una vera e propria settimana di lavoro da vetraio.
Del resto solo mettendoci le mani in questo modo puoi capire esattamente come lavora una mola, quali sono i punti di forza e quali di debolezza.
Io amo arrivare fino in fondo alle cose e avere un atteggiamento da vero professinista del mestiere e non da venditore semplice che spara cazzate.

Tirando le somme, settimana da URLO, ho perso litri e litri di liquidi per il caldo e quando sono atterrato a Bologna e piovigginava mi è sembrata la cosa più bella del mondo (dopo le tagliatelline in brodo che mi aspettano al ritorno da ogni viaggio).

Esperienza veramente formativa e MOLE LUCIDANTI ITALIANE che hanno lavorato alla grande anche a condizioni climatiche estreme.

Ora mi preparo per il prossimo viaggio…mancano solo 2 settimane.